A distanza di qualche giorno dalla vittoria all’Isola dei Famosi, Cristina Plevani è tornata a parlare della sua esperienza nel survival game nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.
Qui ha innanzitutto raccontato come è stato rientrare in Italia dopo circa due mesi: “Sono rientrata venerdì e faccio ancora fatica a rendermi conto di come passa il tempo. Stanotte avrò dormito 2 o 3 ore, non di più. Ho chiesto a un’amica di rimanere a casa mia, abbiamo chiacchierato tanto, senza neanche guardare l’orologio. Stamattina mi sono svegliata alle 6 e mezza, sono andata a fare una camminata e una colazione in paese. Mi mancava questa routine. Sono stanca, stravolta, ma non ho sonno“.
Isola dei Famosi, Cristina Plevani sul montepremi finale
E che cosa ha fatto una volta atterrata: “I miei amici mi hanno organizzato una festa. Non è stato facile perché ero abituata all’Isola, al silenzio e a ritmi lenti, invece ho dovuto parlare con tante persone che avevano mille domande da farmi. Venerdì pomeriggio ho acceso il telefono dopo due mesi in cui è rimasto spento, mi sono trovata mille messaggi e chiamate“.
Parlando dell’esperienza in Honduras e facendo un paragone con la sua vittoria al Grande Fratello venticinque anni fa, l’ex naufraga ha così dichiarato: “Prima di fare l’Isola pensavo che l’immagine che le persone avessero di me fosse ferma a 25 anni fa. Avevo paura di smentire le loro aspettative. All’inizio del percorso ho dimostrato la mia durezza sotto tanti punti di vista ed ero consapevole dei miei difetti, poi mano a mano ho lavorato su me stessa. Mi sono detta “vuoi vedere che c’è ancora una parte dolce di me e che Cristina non è cambiata? Non so se sono o meno una stratega, io non mi sento così furba. Ho sempre detto che l’Isola è un gioco dove ne arriva uno solo, non ci possono essere amicizie, anche se questo non significa che non possa nascere un rapporto. Io non mi avvicino a tutti e non dico mai ‘ti voglio bene’“.
Parlando del montepremi vinto, Cristina ha spiegato che li conserverà per il futuro: “La scelta di fare l’Isola per me è avvenuta in modo razionale. Non potevo dire di no a questa occasione a 53 anni. Sono una persona che pensa al futuro, lavoro in piscina con contratti di collaborazione sportiva, non ho contributi, malattie e ferie. Dovevo trovare un piano B. Così ho detto “io questo treno lo prendo, vediamo dove mi porta”. Magari non fa nessuna fermata, magari è un Intercity o un regionale. Voglio tenere gli occhi aperti. Oggi sono più matura di 25 anni fa e c’è anche un mondo nuovo, quello dei social, che all’epoca della mia prima vittoria non c’era. Sono aperta a tutto, ma se non accade niente non mi cambia la vita, rimango dove sono e va bene lo stesso. Adesso ho la possibilità di fermarmi per qualche mese, ma è così peccaminoso sperare che qualcuno mi dica “hai voglia di fare l’opinionista per un po’? No, non ancora. Non sono una che butta via i soldi e oggi non mi manca nulla. Sono quel tipo di persona che li mette da parte per qualsiasi evenienza, non sono così sprovveduta“.