Nella puntata di ieri sera di Temptation Island, oltre al tanto atteso falò di confronto tra Sonia e Alessio, si è parlati di un’altra coppia, quella formata da Lucia e Rosario. I due stanno insieme da due anni e lei è stanca di fare avanti e indietro tra Milano e Modena e vorrebbe andare a convivere ma lui non si sentirebbe ancora pronto.
In un confessionale – visto poi dalla fidanzata nel capanno – Rosario, però, ha ammesso quale sia il vero problema, oltre alla convivenza, i dubbi sui suoi sentimenti: “Non è presto per la convivenza, è presto per me. All’inizio sembrava toccare le corde giuste, ma con il tempo ci sono stati alti e bassi. Non lo so, forse sono stato condizionato dall’amore profondo che ho provato in passato. Le cose che faccio con lei, poco prima le facevo con un’altra. Faccio meno in coppia, progetto meno. Prima lo facevo. Lucia è una persona che vuole costruire. Io non ho avuto coraggio di lasciarmi andare con lei, non sessualmente, ma nel senso di ricominciare. Mi blocco. Innamorato? Credo di essere innamorato, ma guardo i miei gesti e mi chiedo perché non penso di andare a convivere“.
Temptation Island, la confessione di Rosario
E ancora: “Ho dei pensieri che mi limitano nella costrizione. Il sentimento fa su a giù. Mi sforzo di essere diverso, ma ritorno sui miei passi. Il mio tutto è questo. Spesso sono solo a Milano, lei è un ottima compagna e compagnia. Io vengo da tutto ciò che vorrebbe lei, ma non ho la stessa volontà di quando avevo 21 22 anni. L’energia forse te lo da solo l’amore che provi“.
Al momento del falò, Rosario, dopo aver appreso di non avere video da vedere sulla fidanzata – come del resto lei -, ha spiegato a Filippo Bisciglia (dopo una sua domanda) il motivo per cui non vorrebbe andare a convivere: “Io abito a Milano da un anno per cercare un mio ambiente e ricominciare piano piano. Nei primi cinque mesi lei accettava di fare avanti e indietro, dopo non mi sono più ritrovato una ragazza solare e leggera, ma tutto il contrario“.
Per poi scoppiare in lacrime e rivelare: “La convivenza deve essere una scelta perché due persone devono sentire la magia. La magia non è scattata dall’inizio. Dopo sette anni ho preso una piccola casa e quel poco spazio per me è vitale. Io cerco di condividere il 99% con lei, ma quei due giorni cerco di stare da solo a casa. Mi dispiace che non sia scattata quella magia che ci avrebbe portati a convivere. È un peso molto forte che porto dentro. Mi vergogno tantissimo per queste lacrime. Sembra quasi che a me non interessino i viaggi che lei fa. So che la condizionano, ma a volte non riesco a trovare le parole per dirglielo. Non ho mai dato una data, e nella mia sincerità continuo a non darla. Lei me lo fa pesare: i suoi viaggi, il modo in cui gestisce tutto. Ma io non posso farci niente se lei abita lontano. Capisco che fa tanti sacrifici per venirmi incontro, e vorrei riuscire a farle capire che anche per me è un sacrificio. Le ho chiesto del tempo. L’amore c’è. Le ho chiesto di aspettare, ma anche di non fare subito le valigie… perché in passato mi sono trovato in situazioni dove, davvero, non sapevo più dove andare“.